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[Quest locanda] Niente nuove buone nuove

Ultimo Aggiornamento: 20/02/2014 00:21
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Sesso: Maschile
20/02/2014 00:20

19.02.2014 - Luogo: Locanda


Riassunto.

Valstaf, come al solito, desina in locanda seduto al tavolo posto accanto al caminetto. Donna Filippa è allegra e giunge al tavolo del kazako a prendere i piatti vuoti e si sofferma a favellare con lui del più e del meno, nonché della ricostruzione della locanda con particolar interesse relativo a chi a contribuito finanziariamente a tutto ciò. Intanto giungono Ser GIanpher seguito dal Mastro Carpentiere Ser Lowen. Poi dalle cucine compare Armando e la serata si anima.



[REGISTRAZIONE]




[GDR START - ATTENDERE RESPONSO]

Una sera come tante altre. Una notte dalle miti temperature primaverili come le altre. La tranquillità e l'armonia regna in ogni dove sull'isola delle mele e soprattutto nella locanda di Donna Filippa ghermita di numerosi avventori. Donne, uomini e cavalieri bevono dai loro calici e dai loro boccali assaporando i gustosissimi piatti della locandiera, che come al solito gestisce tutto alla perfezione. Filippa or si trova dietro al bancone, affaccendata a lavar bicchieri e piatti, nonchè a servir il dolce nettare mediterraneo a tre cavalieri seduti al bancone. Molto affaccendata è dunque la donna, ma nonostante tutto è comunque disponibile a qualche favella conviviale.

[GDR PLAY- Vai Valstaf]


VALSTAF [ tavolo pressi camino] Un sorsao di rossa, buttato giù d'un fiato. Prima di allontanare il piatto con gli avanzi della cena. una sera come tante, forse anche troppo, anche li nella locanda, dove tutto non cambia mai salvo per qualche minuto il tempo di un calice, quando una storia si intreccia con un'altra.. per poi tornare oltre la porta, lasciando poco di se. Le iridi nero abisso si guardano intorno con lo sguardo di ch8i conosce anche troppo bene quel che ha intorno.. tavoli, sedie, banco, e ovviamente lei. Filippa. ha raggiunto la sala inferiore al tramonto per il desco serale. arrosto erbe amare saltate e pane scuro.. e ovviamente birra rossa. la sola compagna che gli rimane. Ora siede, schiana appoggiata al poggiabusto della sedia, porta addosso abiti comodi. una camicia bianca, la fusciacca rossa dei kazaki, attorno alla vita a modi cinturone copre la cinghia di cuoio con appesa la spada , la sciabola dorata della rus, unico riflesso della vita nelle terre dell'Aral , la sua terra natale. Brache nere, infilate negli stivali scuri di morbido cuoio. Null'altro con se, mentre attorno gira la solita vista , il kazako guarda avalon continuare la sua vita di sempre. Un nuovo sorso, di rossa riassettando la posta per dar sollievo ai muscoli rattrappiti dai lavori nelle stalle. Ormai manca poco, per risistemare la locanda, e le stalle, e questa è la sola vera cosa che conta per ora.

[ATTENDERE RESPONSO]

Valstaf ha da poco terminato il suo desinare e siede tranquillo al suo tavolo sorseggiando del buon vino rosso. Donna Filippa si asciuga le mani in un canovaccio di cotone e nota il piatto vuoto del Kazako. Un sorriso volge al messere e con passo lesto si avvia verso il tavolo di Ser Valstaf con tutta la grazie che è in grado di sfoggiare. ''Buona sera straniero!'' saluta sorridente Valstaf ''era di tuo gradimento la cena? E' da un po' che non vi vedevo da queste parti. Avete novità da raccontare?'' favella conviviale e allegra mentre recupera dal tavolo dell'uomo il piatto quasi vuoto. Qualche avanzo era presente nel piatto. Il donnone sorridente è in vena di favella conviviale questa sera, nonostante la mole di lavoro di questa sera.

[GDR PLAY- Vai Valstaf]

VALSTAF
[ tavolo pressi camino] Il tavolo dove si trova, come sempre dovrebbe avere una lieve penombra, lluminata appena dai riflessi delle fiamme che ardono nella pietra. E' quello che cerca il kazako, omba, riparo, ottimo punto sarebbe per guardare senza esser guardati per forza, rimanere in disparte , ottimo modo per non avere guai e ovviamente, compagnia non desiderata. la voce di filippa distrae il russo dia suoi pensieri.. °° Tranne qualcuno°° pensa tra se, l'inossidabile filippa che con la sua discreta presenza ha sapuro rallegrare anche momenti come quello al silenzioso affittuario, forse più per le sue del solito. Un breve alzar di lembi delle labbra dando un breve accenno sottile di sorriso alla donna, rialzerebbe lieve il mento per guardarla in viso dalla sua visuale ribassata dallo stare seduto[ straniero? ] rimanda a tono lieve appena basso con una punta ironica [ da quando lo sarei madonna filippa?] ironia la sua beninteso. [ come sempre madonna , con tutti vostri pranzi rischio di ingrassare ] un breve accenno , prima di riabbassare quel breve ansito di labbra e riaffondarlo nel freddo gelido del nord..e tornare al solito ( sangue freddo +3) [niente nuove buone nuove. - adduce alzando lieve le spalle con leggera noncuranza ...- avete visto la merce nelle stalle lady Filippa? ho preso tutto quel che avevate chiesto.. spero vi piaccia. mi è costata un bel po ] un breve accenno, immaginando che con l'occhio acuto della fida locandiera non è certo passato inosservato.. [ potrei avere un'altra birra rossa ?] chiede poi un nuovo alzar di mento[ non ho nulla di nuovo, ad ogni modo come sapete la mia vita da quando sono fuori dalla magione è assai noiosa..e di certo nulla di cui far colpo su una donna ] lieve nuovo segno di labbra in su stavolta molto più pacato e sottile quasi di distaccata e benestante routine di maniere da gentlil'uomo.. altro non potrebbe e non vorrebbe mai più dare.

GIANPHER [esterno locanda] Non sono rare le notti senza sonno del britannico. Notti che quattro mura di una stanza sembrano allungare all'infinito, notti ch'è meglio uscire e lasciarsi accarezzare dalle tiepide carezze dello zephiro caldo dell'isola, respirare l'odore del lago piuttosto che affogare lentamente nei cupi pensieri. Ha raccattato le sue armi ed è uscito dalla Magione, lasciandosela alle spalle passo dopo passo, giungendo così fino alla cittadella.Non ha una meta, quasi per deriva è giunto nei pressi della locanda , covata speranza, forse, di tramortire i pensieri con qualche boccale, magari in compagnia, piuttosto che nel buio solitario della sala comune.

[ATTENDERE RESPONSO]

Filippa sorride alle prime parole di Valstaf a cui non tarda rispondere “ Vi ho definito straniero poiché è da molto che non vi vedevo caro Valstaf” facendo seguire alle sue parole un bel sorriso gioviale. La locandiera lascia che il kazako concluda il suo dire e … a domanda risponde … “Oh si! Ho visto le merci sul retro della locanda. Avete fatto un bel lavoro” favella Filippa mutando espressione allegra in una più seria “ Ricordatemi un po’ mio caro amico, chi ci è venuto in aiuto contribuendo all’acquisto delle merci? Perdonatemi ma non me lo ricordo proprio”. Donna Filippa ha in mente qualcosina per ringraziare chi contribuirà alla ristrutturazione della locanda, ma per ora resterà un bel mistero per tutti. Quando Filippa vuol mantenere un segreto è più silente di una tomba al cimitero di Barrington. Intanto nel vicolo si avvicina all'ingresso della locanda l'ex Supremo Cavaliere, Ser Gianpher.

[GDR PLAY - Turni: Valstaf, Gianpher - Distanza Gianpher porta d'ingresso 2 mt - mappa posizioni: i766.photobucket.com/albums/xx302/Embariel/locanda1_zpsc08f... ]


VALSTAF [ tavolo pressi camino] Le nere abisso rimangono dirette sulla donna mentre parla e un poco si schiude il viso dando quel taglio lieve sulle labbra che per molti neanche sarebbe chiamabile come '' sorriso'' . [ ah beh. la colpa se non mi vedete è vostra lady filippa mi avete dato un compito no?] breve accenno nuovamente cortese, distaccato [ parecchi. stavolta. e non me l'aspettavo… conoscitori arcani, druidi, cavalieri della loggia dei draghi , artisti.. e ovviamente.. io.. non h avuto risposta dal palazzo invece] nuovo alzar di spalle leggero mentre torna a guardare la donna riaddossandosi alla sedia. Finisce d'un fiato la prima birra attendendo che la locandiera gli porti la seconda. anche se ben lungi dall'essere anche solo lontanamente brillo. Ha guardato lieve oltre la donna dando un unica volata alla stanza indifferente per lo più Ha guardato lieve oltre la donna dando un unica volata alla stanza indifferente per lo più a quel che gli accade intorno [ ora posso avere la mia birra?] ora si un breve sorriso ma appena affilato, di quelli chye dicono tutto e nulla prima di tornar serio come prima. in fondo è tutto gioco di maschere e lui, ne ha una che tutto può.. può sembrare qualcun'altro sebbene non lo faccia perchè abbia qualcosa contro di lei ma semplicemente perchè.. è lui. Un breve sospiro tornando alla locandiera. [ e voi invece? cosa si racconta alla locanda?] domanda dopo cortese. incrociando le braccia al petto il kazako dell'aral assottiglia lieve le iridi puntandole su di lei. Tante sono le cose che può fare la locandiera, ma quello che sa fare meglio è.. dare notizie.

GIANPHER [sala] Soverchia la distanza con rapidi passi, guadagnando quei due metri che lo separano dall'anta che viene conquistata dalla mano destra guantata e aperta di quel tanto da oltrepassare la soglia e lì fermarsi portando l'iridi a percorrere la sala da un capo all'altro per poi fermare attenzione alla sua sinistra, verso il camino, al tavolo vicino a quello, dove potrebbe cogliere la brava donna Filippa e il trequarti del Russo alle prese con la sua cena.Muove passo il britannico, sfilandosi lemme i guanti dalle mani che ripone poi al cinturone, percorrendo il corridoio in direzione del tavolo (5) e giunto che fosse a un paio di metri inizierebbe con il solito saluto irriverente e sarcastico delle battute riservate al fratello :'' e dire che volevo scacciare la malinconia stasera e chi t'incontro messer Allegria in persona...gloria a te fratello..'' punzecchia divertito, pregustando la stoccata a rimando, mentre scosta la sedia così da sedersi alla sua destra :'' un boccale di birra per me Filippa..grazie..'' e da comanda alla locandiera per poi rivolgere lo sguardo all'amico.

[ATTENDERE RESPONSO]

Quando Ser Gianpher farà il suo ingresso in locanda potrà notare al tavolo No. 1 un gruppetto di quattro donne molto attraenti e dall’abbigliamento tipico di una meritrice. Le quattro donne bevono vino rosso facendo discorsi inerenti il denaro e argomenti di poco consoni all’udito di un bambino o di un adolescente. Alla sinistra del bancone (//visto dalla porta d’ingresso) sono seduti tre cavalieri della magione, l’uno accanto all’altro, intenti a brindar con la birra bionda mentre favellano del più e del meno, lanciando qualche occhiata interessate verso il gruppetto delle quattro donne così seducenti e belle. Intanto Valstaf risponde garbatamente a Filippa. “Certamente che vi porto subito la vostra birra mio caro”. Così dicendo la locandiera si avvia verso il bancone da cui farà ritorno portando un boccale da mezzo litro contenente della buona birra rossa. “Qui non si dice molto … il solito … tanto lavoro. Ma al mercato di Barrington è andato tutto bene? Ho visto che a portar le merci assieme a voi era il garzone del falegname.”. Filppa non fa in tempo a finir il suo dire che il dire di Ser Gianpher giunge al suo oto. “Buona sera Ser Gianpher. Una birra? Ve la porto subito” favella alla volta del messere, ma prima di andar a prendere la pinta per il nuovo giunto attenderà il dire del Kazako. Poco dopo l’ingresso di Ser GIanpher, un altro messere fa il suo ingresso . Il nuovo giunto si guarda attorno guardingo e si sofferma su Filippa e il kazako, indi, il passo muove verso di loro abbassando il cappuccio del suo mantello sulle spalle. Così il nuovo giunto mostra il suo volto riconoscibile per quello si Ser Lowen, Mastro Carpentiere della Gilda dei Costruttori. “Buona sera a tutti!” Saluta a gran voce con gran sorriso sulle vermiglia e si fermerà a 1 mt da Valstaf, alla sua destra, avanzato rispetto a ser Gianpher di circa 1 mt. L’uomo appena giunto risulterà posto alla sinistra di Gianpher.

[GDR PALY – Stessi turni – Distanza Gianpher-Valstaf 2 mt; Distanza Gianpher-Lowen 1 mt – mappa posizioni: i766.photobucket.com/albums/xx302/Embariel/locanda2_zps8477... - immagine Lowen: i766.photobucket.com/albums/xx302/Embariel/lowen_zps86890...

VALSTAF
[ tavolo pressi camino] Un cigolio di cardini annuncia l'arrivo di avventori, [ dovrò decidermi a comprarti anche la porta filippa con quel cigloio sembra che pasis un branco di spettri..- prima che lo sguardo vada effettivamente alla porta per inquadrare una figura che indistinta, diviene poi più che conosciuta. - appunto] commenta alla fine dando poi un breve cenno di mano al suo indirizzo prima di ascoltar il giuzzo del britannico come sempre ririrverente [ beh fratello ognuno a quel che si merita no? e poi.. pensala in positivo potevi trovarti di fronte tua moglie] un breve cenno di sorriso ironico , nero.. dei suoi.. [ hai intenzione di rimanere in piedi li a bofonchiare o vuoi sederti e bere ? magari riempi la bocca di qualcodsa di più interessante che le tue scemenze..] Un 'occhiata lieve alla locandiera che si allontana per prendergli la birra e ascoltarne i successivi rimandi [ sciocchezze , in una locanda ci sono sempre cose interessanti..di cui parlare.] termina. Quando il nuovo giunto entra incappucciato, il russo ne catturerebbe la figura al nuovo cigolar di cardini, seguendone il movimento lo vedrebbe avvicinarglisi e quasi l'istinto lo porterebbe a prender elsa della lama se non fosse che c'è gianpher nel mezzo ed è lui.. la forza armata di avalon, quindi rimarrebbe unicamente seduto a braccia conserte osservando con far neutro l'uomo comparire.. [ proprio voi] aadduce senza arte ne aprte a tono basso atono e senza apparente voglia di rispondere al carpentiere..[ bentrovato mastro] lo saluta cortese ma assai distaccato [ Filippa porta una birra anche al nostro artigiano. pago io per lui.. avremo di cui parlare credo, e pago io anche per il britannico alla magione pagano poco.. ] solito sfottò con un accenno di strizzar d'occhio al britannico.. dura la vita dell'eroe! e un accenno a filippa perchè porti a loro tre le birre richieste..

GIANPHER [tavolo 5] Accetta con un ghigno il rimando del russo e si porterebbe verso la panca, senza non prima volger sguardo verso i tavoli all'altro canto della sala dove delle dame sembrano volersi accattivare l'attenzione di tre giovani cavalieri al tavolo a loro vicino.Non s'accorge quasi invece dell'uomo che si ritrova alla sua sinistra, ma ne coglie presentazione , a quanto pare era atteso dal russo. Incuriosito il britannico lo guarda, chiedendosi cosa possa volere il fratello da un mastro dei Costruttori.

[ATTENDERE RESPONSO]

Donna Filippa ascolta le parole di Ser Valstaf, senza però ottener risposta su come siano andate le cose al mercato di Barrington. La locandiera si avvia per l’ennesima volta al bancone, da cui fa ritorno poco dopo portando una pinta bionda per ser Gianpher e una per Ser Lowen. “Ser Lowen, che piacere vedervi. Cosa vi ha portato qui questa sera?” dimanda Filippa al maestro carpentiere. Ser Lowen si accomoda con educazione sulla panca posta alla destra di Valstaf, ponendosi tra il kazako e ser Gianpher.“Non avevo più notizie di voi e della ristrutturazione della locanda da quando vi ho fatto pervenire il preventivo. Dunque a che punto siamo? Quando iniziate con i lavori? Spero vi ricordiate che la manodopera la dove trovare voi e che per il mio lavoro di supervisione ai lavori dovrete pagarmi 1500 denari” l’uomo è molto diretto e dimostra che ciò che lo porta in locanda sono solo semplici affari. Filippa guarda Valstaf e con una sola parola passa … la palla … al kazako “Valstaf? Rispondete voi vero?”. Bellissimo sorriso compare sulle vermiglia di Filippa. La locandiera si fa poi più vicina a Valstaf e gli sussurra all’orecchio sinistro “Ma di come è andata a Barrington non mi dite nulla?”. Or Filippa si discosta nuovamente dal kazako e rimane in piedi ad ascoltar il dire dei tre uomini. Intanto il marito di Filippa fa il suo ingresso dalle cucine, si guarda attorno e con sorriso a trentadue denti si avvia verso il tavolo delle meritirci.

[GDR PLAY - Stessi turni - Mappa posizioni: i766.photobucket.com/albums/xx302/Embariel/locanda3_zps916d... ]


VALSTAF [ tavolo pressi camino] Il carpentiere parla con al sua solita verve ma il russo non pare esser interessato a quel che dice. soldi. gli interessa solo quello. Il motivo per cui al kazako non è mai andato a genio doversi mettere nelle mani di spelagente come quelli. Il viso rimarrebbe immobile tuttavia a dar un breve distaccato e assai leggero cenno di mano al suo rimando ( sangue freddo +3) riabbasando le labbra nel viso per dare or il volto come sempre immoto quando si volgew verso di lui[ me lo ricordo.] taglia corto al solito tono basso ( volontà+2/ soptterfugio +1) in fondo quell'uomo gli serve.,... ancora.. e se non altro pagarlo lo farà sparire dal suo cono visivo per sempre. Lo sguardo del russo si porta invece verso la locandiera spostando subito dopo quel verbo attenzione e occhio dal carpentiere che altro non deve saper da lui. [ bene . - adduce ai riguardi di barringhotn mentre la locandiera allunga le birre- vi porto i saluti del mastro falegname , il suo garzone mi ha gentilmente aiutato a portare la merce e le finestre nuove.. sono un dono suo. contributo alal causa la chiama ] risponde dicendo unicamente quel che c'è da dire niente sull'incontro coi '' guardiani '' di barringhton, niente sulle loro tasse.. neanche gli interessa più. [ ser Lowen avrete i vostri soldi alla fine dei lavori. questo è quanto, in quanto alla manodopera.. uno ne avete qui accanto..] indica lieve gianpher con breve cenno di mano cortese, quasi di futura volteriana memoria di illuminato falso che ovviamente non cuce col sorriso di circostanza che ogni diplomatico illuminista metterebbe, al contrario il ser ha per se da lui solo un breve accenno di alzar di lòabbra come sempre affilato, sfuggente e appena disegnato a punta di matita, che tosto riaffonda nel candore cereo del viso. [ vi sta bene?] breve e diretto, di poche parole, mentre prende la sua birra, rimarrà ad attender il rimando del carpentiere prima di cercar di alzarsi dalla sedia e dire [ perdonami fratello , ti lascio in compagnia della tua rossa.. dia abr a voi cavaliere. , ser lowan se altro non avete da chiedermi mi ritiro nella mia stanza , a presto. credo+ affermazione l'ultima. non domanda. no. poi se gloi sarà riuscito una volta sentito glia ccordi col carpentiere tornerà alla sua stanza.. ripromettendosi di aprlare a gianpher ina ltra occasione come avrebbe fatto di suo.. ma non quella sera. [ exit]

GIANPHER [tavolo 5] Assiste ad una sorta di contrattazione tra il mastro e il russo . SI parla di denari, manodopera e merci, ma con una certa irritazione da parte del fratello che sembra liquidare con fare brusco il carpentiere. Sta bevendo la sua birra, il britannico, quando vien messo nel mezzo dal fratello, indicato come possibile manovalanza :'' non mi tirerò certo indietro..'' principia con sguardo di rimprovero verso Valstaf che poi diventa una sorta di sorriso di cortesia all'indirizzo del mastro :'' donna Filippa merita questo ed altro..'' e alzerebbe il calice in direzione della locandiera come a sancire quella promessa di prestare per la locanda la sua opera. Quell'allontanarsi veloce del russo però lo lascerebbe interdetto , manderà a lui saluto, riservandosi però di chieder motivazione appresso :'' che la notte ti sia lieve Valstaf..'' augura mentre lo dovrebbe veder allontanarsi su per le scale.

[ATTENDERE RESPONSO]

Filippa silente ascolta il loquire di Valstaf, Gianpher e Ser Lowen. Tutta la sua attenzione è rivolta a loro, infatti, non si è ancora accorta che il caro marito ha fatto la sua comparsa in locanda e si è appropinquato al tavolo della quattro belle signorine dai facili costumi. Il marito di Filippa mezzo imbambolato inizia a ridere e scherzare con le quattro giovani e a lui si uniscono anche i tre cavalieri che erano seduti al bancone. Valstaf è di poche parole nei confronti di Ser Lowen, appare addirittura scostante. Lowen tranquillo sorseggia la sua birra e appena il kazako termina il suo dire, con fare educato, proferisce parola “Questo messere seduto accanto a me dimanda? Mi pare forzuto… suppongo poi che anche voi farete la vostra parte, ma due soli uomini non bastano per far tutti i lavori in breve tempo. Trovate ancora un po’ di persone e quando il numero di prestatori di manodopera sarà adeguato lasciatemi missiva in rocca con data e ora di inizio lavori.” Lowen appare scocciato e si alza dal tavolo. “Arrivederci Filippa. Messeri buon proseguimento di serata” così dicendo il mastro carpentiere lascia il tavolo e si avvia verso l’uscita. Non finisce la sua birra e il boccale mezzo pieno rimane lì sul tavolo. Valstaf a sua volta si alza dal tavolo proferendo saluto al confratello lasciandolo alla sua birra bionda poiché questo è ciò che Filippa gli aveva portato. La locandiera assiste al tutto, ma non le importa di quel piccolo bisticcio tra Lowen e Valstaf. Lei è felice per il dono giuntole dal caro amico Earl il falegname. Quell’uomo è sempre stato un buon amico e anche questa volta ha dimostrato la sua indole benevola, sottolineando che a Barrington nobili cuori esistono ancora. Le risate allegre di meritrici e cavalieri si spandono nella sala attirando l’attenzione di Filippa. La locandiera nota in mezzo a quelle donnacce e ai tre cavalieri suo marito. “Tu… disgraziato!” urla furente e rossa in volto “Cosa diamine credi di fare lì in mezzo? Ora ti sistemo io scansafatiche e sciagurato d’un uomo senza arte ne parte”. Filippa parte alla caria e con passo pesante si avvia verso il tavolo ove siede il marito. La sua grande mano prende il marito per il bavero della camicia, proprio dietro al collo. “Ti senti tanto bello e attraente in mezzo a queste qui vero? Adesso ti faccio divertire io! Stolto!” Filippa tira il marito mediante il bavero facendolo cascare a terra dalla panca e inizia a trascinarlo dietro di sé. Filippa si avvia verso le cucine e il marito non reagisce, si lascia trascinare, poiché teme di farla infuriare ancora di più… meglio evitare o per lui era un occhio nero assicurato. Brutto spettacolo per i presenti seppur così ilare.

[GDR PLAY - Vai Gianpher]


GIANPHER
[tavolo 5] Anche il mastro sembra contrariato, tanto da lasciare a metà la sua pinta allontanandosi dopo aver quasi a tono di rimprovero dato le ultime disposizioni al russo. Intanto, Armando sembra a caccia di guai, che regolarmente sembrano arrivare per lui , trascinato da una furente Filippa fino alle cucine. Ne approfitterebbe il britannico per far opera diplomatica, andando sino al tavolo delle donnine (1) e dei cavalieri (2) .Se lì fosse giunto, a giusta distanza d'oto si rivolgerebbe a loro, provando a catturarne attenzione, tono deciso, seppur velato da un chè d'ironico :'' mie signore e cavalieri...vi consiglierei di lasciare la locanda prima che donna Filippa ritorni dalla cucina..sapete bene cosa può fare la gelosia di una donna..ai giardini reali potrete ehm..diciamo così..approfondire la vostra conoscenza con più calma e , soprattutto, al sicuro dal mattarello della locandiera..'' poi volgendosi con sguardo severo agli uomini :'' siete e rimanete cavalieri anche fuori dalla MAgione, ricordatelo signori...'' e detto ciò, se nulla dovesse frenar il suo passo, andrebbe a indirizzarsi verso la comune. Non visto dagli astanti sul viso del britannico comparirebbe un sorriso divertito per la situazione.

[ATTENDERE RESPONSO]

I tre cavalieri tacciono all'udir il rimprovero diplomatico del loro superiore. Chinano il capo verso il basso. Non appena Gianpher termina il suo dire, i tre cavalieri in coro rispondono ''Si signore!''. Le quattro donzelle di malaffare ridacchiano, bisbigliano e guardano ammaliate i tre giovani cavalieri. Quando GIanpher s'allontana dal tavolo, Cavalieri e meritrici si alzano e s'incammino verso l'ingresso. Cavalieri e Meritrici sono un po' brilli e continuano a ridere. Le loro risate si spanderanno per i vicoli della cittade di Avalon, mentre ser Gianpher sorride divertito dalla situazione. Dalle cucine giunge altro urlo furente di Filippa ''Non giustificarti Armando! Io ho capito che stavi facendo lo stupido con quelle e per giunta davanti a me! Domani laverai tutti i pavimenti della locanda con la piccola spazzolina che uso per lavare i piatti! Vedremo domani se avrai altre scuse e se cercherai ancora di farmi arrabbiare in questo modo con questi mezzucci da quattro soldi! Screanzato scansafatiche!''. La spazzolina menzionata da Filippa era piccola quanto un moderno spazzolino da denti. Povero Armando.

[GDR PLAY- Ultimo turno - Via GIanpher]


GIANPHER [esterno locanda] La notte dell'Isola l'accoglie nuovamente, con la carezza leggera del suo soffio estivo. Chiude gli occhi per un istante il britannico respirando a pieni polmoni, odore di ginestre , di mele e del dolciastro sentore del lago. Riprende poi il cammino, senza fretta, verso la porta della cittadella e da lì verso la Magione. Probabilmente arriverà quando il rosseggiare dell'alba avrà allontanato un altra notte insonne e con essa tante ombre nei suoi pensieri.

[GDR END]
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20/02/2014 00:21

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